L'abbiamo fatta grossa: recensione della commedia di Carlo Verdone con Antonio Albanese
Un cinema che nasce dall’osservazione comica della realtà e dalla costruzione puntuale, ironica e affettuosa di “caratteri” (in cui riconoscere il vicino di casa, il salumiere o il coatto che orgogliosamente attraversa epoche e generazioni) non può mai rimanere uguale a se stesso. “Tutto scorre”, amava ripetere non a caso il saggio Eraclito, affascinato dalla mutabilità dell’animo umano e del cosmo in generale.
Per questo, da trentasette anni, Carlo Verdone si premura di cambiare scenario, inventando personaggi attanagliati da angosce sempre diverse, perseguitati da rompiscatole sempre diversi, afflitti da viziacci sempre diversi.
Ora, è una verità universalmente riconosciuta che, rispetto al 1979, la nostra società sia meno interessante, più squallida e anche più cattiva, e quindi è logico che il regista romano abbia