Attenzione: l'approfondimento che segue contiene spoiler rilevanti sull'ultimo episodio della quinta stagione de Il Trono di Spade.
Si è conclusa domenica negli Stati Uniti e la scorsa notte in Italia su Sky Atlantic con la versione originale sottotitolata la quinta stagione de
Il Trono di Spade, con un colpo di scena che in queste ore sta facendo discutere molto, in particolare chi non era preparato dai romanzi di
George R. R. Martin. Proprio sul finire di un ciclo tutto sommato tranquillo, se non altro per il numero contenuto di decessi importanti, la serie di HBO ha sconvolto il suo pubblico con il brutale assassinio di uno dei suoi personaggi più amati,
Jon Snow, interpretato fin dal primo episodio da
Kit Harington.
LA MORTE DI JON SNOW. Dopo essere diventato Lord Comandante dei Guardiani della Notte e aver fatto ritorno al Castello Nero "con la coda fra le gambe" per l'esito sfavorevole dell'epica battaglia con le Ombre Bianche e l'esercito di non-morti, Jon Snow non riesce a contenere l'insofferenza di una parte dei compagni per la sua iniziativa di allearsi con il nemico, i Bruti, cresciuti di numero dopo la campagna ad Aspra Dimora. Un gruppo di dissidenti capeggiato da Alliser Thorne decide quindi di ribellarsi, infliggendo al proprio comandante il più letale dei colpi: quattro pugnalate nell'addome, l'ultima delle quali inferta dal suo giovane segretario personale, Olly, che poco prima lo aveva attirato nell'imboscata con l’inganno.
Kit Harington nell'episodio Mother's Mercy.
TEORIE. L'immagine di Jon Snow inerme nella neve macchiata dal suo sangue è certamente la più drammatica di questa quinta stagione, non così diversa dalla scena ritratta da Martin in A Dance with Dragons. Tuttavia, fin dal 2011, quando fu pubblicato il romanzo, l'ultimo che i fan hanno potuto leggere, e nuovamente in occasione dell'episodio Mother's Mercy, abbondano le teorie su cosa ci si dovrebbe aspettare da The Winds of Winter e dalla sesta stagione de Il Trono di Spade, inclusa la possibilità che l'ultimo capitolo della storia di Jon non sia stato ancora scritto. Sebbene non sia nello stile di Martin, il personaggio potrebbe sopravvivere all'aggressione, come sembra suggerire soprattutto il romanzo, che usa le parole "ferito gravemente", o addirittura reincarnarsi in Spettro, il suo metalupo, nello stesso modo in cui il fratellastro Bran ha avuto modo di fare con Estate. "Spettro" è l'ultima parola che scivola via dalla lebbra di Snow nel libro, in cui si sente anche Melisandre affermare, forse rivolgendosi a lui, "Ora è un uomo, ora un lupo, ora un uomo di nuovo".
La stessa Melisandre (
Carice van Houten) potrebbe riportarlo in vita, ammesso sia in grado di farlo come lascerebbe intendere il suo incontro con Thoros di Myr, un sacerdote rosso che ha riportato indietro dalla morte più di una volta Beric Dondarrion della Fratellanza Senza Vessilli, grazie ai poteri del Signore della Luce. Inoltre il ragazzo potrebbe trasformarsi in qualcosa di diverso, forse un'Ombra Bianca, congettura questa alimentata da chi ha intravisto una connessione misteriosa nel suo scambio di sguardi con il condottiero delle Ombre Bianche nell'episodio della battaglia ad Aspra Dimora. Certamente una teoria fantasiosa, più di chi sospetta che Jon Snow possa non essere il figlio bastardo di Ned Stark ma di sua sorella Lyanna e Rhaegar Targaryen. Frutto del loro amore e non del rapimento e dello stupro che portarono alla Battaglia del Tridente, alla morte di Rhaegar e all’ascesa di Robert Baratheon come nuovo re dei Sette Regni. Questo potrebbe fare di Jon un sangue di drago, quindi in grado di sopravvivere o addirittura essere guarito dalle fiamme - come abbiamo visto fare a Daenerys Targaryen al termine della prima stagione - quando per gli uomini in nero verrà il momento di bruciare i suoi resti.
LA LEGGENDA DI AZOR AHAI. Chi è Azor Ahai? A malapena accennato nella serie, i romanzi raccontano con maggiore minuzia di dettagli la storia di un leggendario condottiero che migliaia di anni prima riuscì con la sua spada di vero fuoco forgiata nel cuore della moglie a opporsi al Grande Estraneo e liberare il mondo dalle Ombre Bianche. Nei libri di Asshai viene predetto che, quando le stelle sanguineranno e si alzeranno venti freddi, Azor Ahai si reincarnerà in un guerriero. Egli estrarrà dal fuoco una spada in fiamme e guiderà gli uomini contro gli Estranei. Molti sospettano che questo nuovo salvatore sia proprio Jon Snow. Anche lui ha impugnato una spada leggendaria capace di uccidere un'Ombra Bianca. E anche lui ha sacrificato il proprio amore (Ygritte) in nome di una causa giusta. A questo si aggiungono le visioni che Melisandre ha quando chiede alle fiamme di mostrarle il salvatore: Snow, appunto. Inoltre, lui muore/rinasce "tra il sale" (le lacrime per il tradimento di Olly) "e il fumo" (delle ferite calde), come vuole la profezia, e se fosse davvero il figlio di Lyanna e Rhaegar, rispetterebbe anche quella parte che vuole il salvatore discendere da Aerys e Rhaella Targaryen.
LE LACRIME DI KIT. Va detto che le visioni di Melisandre sono discordanti. Lei stessa era convinta che Azhor si fosse reincarnato in Stannis Baratheon (
Stephen Dillane). A questo si aggiungono le diverse visioni degli altri sacerdoti e il fatto che anche Daenerys (
Emilia Clarke) sia una discendente del Re Matto, non il suo unico punto di contatto con la profezia. Ma, più di tutte, ci sono nero su bianco le parole raggelanti che Harington, commosso dopo le riprese, ha condiviso con Entertainment Weekly dopo la messa in onda dell'episodio. "Ogni stagione leggi la sceneggiatura e pensi: 'Oh c***o'. Sapevo che sarebbe successo. Non ho letto
A Dance with Dragons. Ma ho letto gli altri libri e avevo saputo che tutto ciò sarebbe accaduto. Onestamente, nessuno prima mi aveva mai parlato di ciò che sarebbe successo nella serie. Ma questa volta è accaduto e sono stati chiari: 'Questo è tutto'. Se in futuro accadrà qualcosa di diverso, non ne so nulla - è solo nelle teste di
David [Benioff],
Dan [Weiss] e George. Ma mi è stato detto che sono morto. E infatti lo sono. Non tornerò nella prossima stagione. Questo è tutto quello che posso dire, purtroppo".
Lo stesso Weiss rincara la dose: "Morto è morto. Ci auguriamo che, dopo aver visto la scena, dal modo in cui è stata girata, la risposta sia inequivocabile nella mente delle persone. Dovrebbe essere abbastanza chiaro cosa succede nel momento in cui si vede la scena. Non è una scena del tipo, 'Oh, cosa sarà successo esattamente?'". Ma non disperate del tutto perché restano da riportare le dichiarazioni che Martin aveva rilasciato in un'intervista del 2011: "Oh, pensate che sia morto? I miei lettori dovrebbero sapere bene di non prendere nulla come oro colato".